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I MOSCATI D'ITALIA

“Apianis Apes dedere cognomen, praecipue earum avidae”
La vite Apiana deve il suo nome alle Api che sono avide del suo dolce succo diceva Plinio il Vecchio parlando dell’uva che noi chiamiamo Moscato.

Dolce e buon Vitigno, Il Moscato, proveniente dall’Asia Minore si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo portato dai marinai greci e fenici.
La predilezione per questa varietà è descritta da Varrone, Columella e Plinio che lo ricordano con il nome di Apiciae e Apianae per il fascino esercitato sulle api dalla dolcezza dei suoi acini.
Tutti i Moscati coltivati in Italia hanno aromi tipici dovuti principalmente ad alcuni terpeni di cui il LINALOLO è in questo caso il maggior rappresentante.

Tre le tipologie principali: Moscato bianco o di Canelli (Grecia), Moscato giallo o fior d’arancio (Sirio per le sue origini mediorientali), Moscato d’Alessandria o Zibibbo (Egitto).

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